Milano Positiva, Giusy Nicolini: immigrazione, percezione distorta
Giusi Nicolini è stata per 5 anni dal 2012 al 2017 sindaco di Lampedusa. Nessuna più di lei è titolata a parlare di cosa sia l’immigrazione. Qualunque lampedusano lo sarebbe. Certamente di più però colei la quale ha gestito il fenomeno in qualità di primo cittadino dell’isola: uno scoglio in mezzo al mare. “È un fenomeno la cui percezione è distorta dai mezzi di comunicazione ma anche dalla politica che ha amplificato la percezione del pericolo. Un tema europeo che si è esteso fino all’America di Donald Trump, e trova le sue fondamenta nella crisi economica che ha investito l’Europa. La globalizzazione è un fenomeno planetario che ha divaricato le sperequazioni economiche e aumentato quindi le ingiustizie sociali. Si è ampliata la paura di non avere un futuro e di non averlo soprattutto per noi. Questa condizione ha aumentato le fragilità e le debolezze dei paesi più poveri e sono aumentate le forme di comunicazione. Oggi tante pseudo verità vengono diffuse in modo molto potente da parte di social network e dai media. Tanto che anche le tv si sono fatte veicolo di questa propaganda e megafono di un certo racconto. Lampedusa tutto questo lo ha pagato sulla propria pelle. Questo stereotipo infatti avrebbe potuto non rendere particolarmente appetibile l’isola per i turisti che avessero voluto visitarla. Oggi invece l’isola di Lampedusa è un posto tranquillissimo, dove gli sbarchi e gli interventi di primo soccorso vengono gestiti in assoluta sicurezza, in un sistema organizzato che ha sconfitto l’emergenza. Le politiche di solidarietà che sono state poste in essere con Mare Nostrum hanno significato agire in un sistema organizzato che ha superato il periodo dell’ eterna emergenza.” Cosi parlava nell’estate del 2018, a Giugno, l’ex primo cittadino di Lampedusa. In una società liquida come quella indicata da Zigmut Bauman, pochi mesi possono sembrare anni.
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